Deutsche Tageszeitung - La Filarmonica Toscanini in concerto con Cristina Zavalloni

La Filarmonica Toscanini in concerto con Cristina Zavalloni


La Filarmonica Toscanini in concerto con Cristina Zavalloni
La Filarmonica Toscanini in concerto con Cristina Zavalloni

A Lugo e Parma con Pierrot Lunaire di Schönberg

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Con la sua politica di portare la musica in più luoghi della regione, quella che una volta si chiamava "decentramento", la Filarmonica Toscanini (anche Orchestra Regionale dell'Emilia-Romagna) fa debuttare il suo prossimo concerto al Festival Rossini Open di Lugo di Romagna (22 novembre alle 20,30 alla Chiesa del Carmine) per poi riportarlo in casa, nella sua sede dell'Auditorium Paganini di Parma il 24 novembre alle 17. Il programma dei due appuntamenti, dal titolo 'Maschere', si snoda attraverso la musica del Novecento storico con la Sinfonia dall'opera 'Le Maschere' di Pietro Mascagni, la Suite 'Pulcinella' di Igor Stravinskij e la pièce per voce e orchestra 'Pierrot Lunaire' di Arnold Schönberg. Diretta dalla taiwanese Yi-Chen Lin, già allieva di Zubin Mehta e Bernard Haitink, con la partecipazione del mezzosoprano bolognese Cristina Zavalloni, la Filarmonica Toscanini compirà un percorso che parte proprio da inizio secolo, quando l'opera mascagnana debuttò nello stesso giorno, il 17 gennaio 1901, in sei differenti città italiane (Teatro alla Scala con Caruso; Carlo Felice di Genova; Teatro Regio di Torino; Costanzi di Roma; La Fenice di Venezia e al Teatro Filarmonico di Verona). A seguire, uno dei capolavori stravinskijani più amati, la suite dal balletto Pulcinella, composto tra il 1919 e il 1920 e tratto da musiche di Giovanni Battista Pergolesi e altre all'epoca a lui attribuite: si tratta della prima importante opera del periodo neoclassico del compositore russo. A completare la locandina, "Pierrot Lunaire", forse l'opera più famosa di Schönberg considerata una sorta di manifesto dell'espressionismo musicale, proponendo in musica le stesse tematiche di quello figurativo. L'opera verrà cantata da Cristina Zavalloni, interprete di riferimento nel repertorio contemporaneo e da oltre 20 anni fra le più intense del capolavoro di Schönberg, del quale quest'anno ricorrono 150 anni dalla nascita. Il brano verrà presentato nella nuova traduzione in italiano del compositore e direttore d'orchestra romano Marcello Panni, realizzata durante il periodo del Covid.

(V.Sørensen--DTZ)