Il best di Davide van de Sfroos, 5 Lp per 25 anni di carriera
'Le mie canzoni come Venom, mi si attaccano addosso'
Reincidendo alcuni dei suoi brani più famosi, ma anche altri nel tempo un po' dimenticati, Davide van de Sfroos ha scoperto una cosa: "che a differenza dei vestiti di anni fa che non mi vanno più, le canzoni riesco a indossarle ancora bene. Sono come Venom, il personaggio di Spider-man, si attaccano addosso". La dimostrazione è Van de Best, la raccolta con cui celebra i suoi primi 25 anni di carriera: 49 brani realizzati fra il 1999 e il 2015 ora raccolti in 5 lp - realizzati in eco-vinile per rispettare l'ambiente -, oppure 3 cd o scaricabili dalle piattaforme di streaming. "Ciascuno dirà che manca una canzone, ma diciamo che questa sarà la scusa per il sequel, The Rest of the Best" scherza con l'ANSA. I brani sono stati tutti ricantati da Davide in una sessione fiume di due giorni e mezzo nello studio di Carugate del batterista Silvio Centamore. Ma il lavoro ha richiesto l'uso in contemporanea anche di uno studio di registrazione a Milano e uno a Brescia per le tracce. "Vanno bene i dischi nuovi, i live, le sperimentazioni come la sinfonia, ma c'è un momento in cui devi fermarti e guardare giù dal crinale" o guardare "il foliage" visto che "le canzoni sono come le foglie, nascono e poi devono sbocciare. E alla fine dentro i libri per conservarle si mettono le foglie ormai secche". Da qui l'idea di "riprendere le canzoni che ci stavano in cinque dischi e ricantarle e risuonarle come si sente adesso. Alcune sono invariabili, come 'Balera' o 'Grand Hotel', altre hanno nuovi suoni". Fra quelle che per lo stesso Van de Sfroos sono state una sorpresa ci sono Hoka Hey ora molto più reggae e Il fantasma del ziu Gaetann, originariamente suonata con gli strumenti giocattolo del figlio di Davide e ora riarrangiata sfruttando la tecnologia in studio. Canzoni comunque appositamente non recenti. "Ho scoperto che con il tempo, grazie a Dio, le mie canzoni non scadono". Nel cofanetto, Davide ha però anche inserito altro: un taccuino di 28 pagine, fatto esattamente come i suoi quaderni con ritagli, foto e scritti, a cui, nella versione Lp (in edizione limitata e numerata), è inserita anche la stampa di un suo disegno con autografo. "Mi sembrava una cosa intima. È stato un successo. Qualcuno mi ha detto che lo ha comperato anche se non ha il giradischi" racconta. "Da tempo volevo fare tutto un libro così con le foto, i ritagli" e i pensieri "ma non ho trovato un editore. Però sono determinato, anche a costo di autoprodurlo". Nel frattempo chi vuole ascoltare 25 anni di carriera dal vivo, potrà farlo all'Unipol Forum di Assago il 23 novembre: "abbiamo cercato di mettere brani che la gente vuole cantare e ballare e vivere, proprio come a una festa" promette.
(U.Kabuchyn--DTZ)