Margaret Mazzantini presiederà la giuria Lungometraggi del Tff
Roberta Torre e Michela Cescon le sezioni Documentari e Corti
Saranno Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon a presiedere le tre giurie dei concorsi del Torino Film Festival, rispettivamente Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi. Lo ha annunciato il direttore Giulio Base. La giuria del Concorso Lungometraggi è composta dalla presidente Mazzantini, scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice, vincitrice del Premio Strega per Non ti muovere, del Premio Campiello per Venuto al mondo e del Premio Flaiano per Nessuno si salva da solo. Al suo fianco il regista macedone Milcho Manchevski, Leone d'oro a Venezia per il film Prima della pioggia; l'attrice francese Anne Parillaud, nota per le sue interpretazioni in film come Nikita di Luc Besson e Una per tutte di Claude Lelouch; il critico cinematografico Giovanni Spagnoletti e Krzysztof Zanussi, tra gli autori più significativi del cinema polacco. Il Concorso Documentari è presieduto da Roberta Torre, regista di documentari, film di finzione e musical, vincitrice di svariati David di Donatello e Nastri d'Argento con i titoli Tano da morire (1997), Angela (2002), Mare nero (2006) I baci mai dati (2010), Riccardo va all'Inferno (2017), Mi fanno male i capelli (2023). Con lei la cineasta americana KD Davison, che con Fragments of Paradise ha vinto il Premio al miglior documentario sul cinema nella sezione Venezia Classici, e Federico Gironi, giornalista, critico cinematografico e co-curatore della sezione Venezia Classici della Mostra del Cinema di Venezia. A presiedere il Concorso Cortometraggi è l'attrice Michela Cescon, vincitrice del David di Donatello e il Nastro d'Argento per Romanzo di una strage e candidata per i film Primo amore, L'aria salata e Piuma, che ha esordito alla regia nel 2021 con Occhi blu. In giuria l'attore serbo Darko Perić, che dopo il successo con La casa di carta, ha preso parte a pellicole come La versione di Giuda e La morte ci divide; e l'attore Nicola Nocella, vincitore del Nastro d'Argento come migliore attore esordiente per Il figlio più piccolo di Pupi Avati e come migliore attore protagonista per il corto Omero bello-di-nonna.
(A.Stefanowych--DTZ)