Un barbiere complottista antieroe da favola moderna
L'opera prima di Ferrara in Alice nella città alla Festa di Roma
Un barbiere timido che non smette di elucubrare, tanto da elaborare anche una sua teoria sui lampeggi di un palo della luce, è il protagonista (interpretato da Fabrizio Rongione) della favola moderna Il complottista, opera prima di Valerio Ferrara, che debutta in Alice nella città (Panorama Italia) alla Festa del Cinema di Roma. Il lungometraggio (prodotto da Elsinore Film e Wildside) che sarà in sala nel 2025 con Piperfilm, nasce "dall'essermi accorto che chiunque di noi può diventare un complottista - spiega all'ANSA Ferrara, classe 1996 -. Ci sono diversi gradi di complottismo, alcuni sono molto pericolosi e inquietanti, ma alla base comunque ci sono il seme del dubbio, la necessità di darsi delle risposte, cercare una verità". Il tema ha iniziato a interessare il cineasta, "quando mentre giravo in bicicletta, nel 2020 passando per Piazza del Popolo, ho trovato una manifestazione proprio di complottisti. Ho notato che c'erano persone di ogni tipo, dall'ultras, all'impiegato e di ogni età. Mi sono reso conto come fosse un mondo enorme da approfondire". Un viaggio che Ferrara ha fatto leggendo molti libri sul tema, ma anche entrando un contatto via social con persone che hanno queste teorie". Alcuni "mettono paura, sono manipolatori" ma altri "sono solo persone che sentono solo il bisogno di essere ascoltate". La storia del film (nato dal corto di Ferrara Il barbiere complottista, vincitore del primo premio La Cinef al Festival di Cannes) è ambientata in un quartiere popolare di Roma, dove il mite barbiere Antonio (Rongione) , sposato alla pazientissima Susanna (Antonella Attili) sciorina ad amici, clienti e parenti teorie folli che trova online o sviluppa da solo come l'interpretazione di alcuni lampeggi di un lampione. Sono deliri che nessuno prende sul serio almeno finché Antonio una sera non riceve la visita della Digos che lo preleva. Il motivo è innocuo ma intorno al barbiere inizia a crearsi un seguito, fatto di persone che gli credono ma anche di una serie di approfittatori. Nel cast, fra gli altri, anche Antonio Gerardi, Fabrizio Contri, Roberto De Francesco, Ernesto Mahieux e Zoe Massenti. "Il protagonista è un buono alla fine - aggiunge il regista - Per lui il complottismo è anche una dipendenza, lo aiuta a rendere meno ordinaria e solitaria la sua vita di uomo di mezza età, schiacciato nella sua piccola comunità. Il complottismo per lui è anche un modo per sentirsi, in quell'attimo, speciale".
(I.Beryonev--DTZ)