Deutsche Tageszeitung - Franz Campi reinterpreta le canzoni di Alberto Rabagliati

Franz Campi reinterpreta le canzoni di Alberto Rabagliati


Franz Campi reinterpreta le canzoni di Alberto Rabagliati
Franz Campi reinterpreta le canzoni di Alberto Rabagliati

Il 12 ottobre al Dehon di Bologna con la band di Sandro Comini

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La voce allegra e coinvolgente di Alberto Rabgliati, il divo della canzone italiana degli anni '30 e '40, arrivava nelle case degli italiani spesso subito dopo il "bollettino di guerra": il suo tono spensierato era una ventata di allegria che contribuiva a rasserenare gli animi in quel difficile periodo. Il 12 ottobre alle 21 al Teatro Dehon di Bologna si potranno ascoltare quelle canzoni eseguite dal cantautore bolognese Franz Campi accompagnato dalla band di Sandro Comini nello spettacolo "Quando canta Rabagliati". Tutto nacque da un concorso della Fox cinematografica che lo aveva eletto, su migliaia di partecipanti, il più verosimile sosia di Rodolfo Valentino: la carriera di Alberto Rabagliati ad Hollywood non decollò mai, ma tornato in Italia iniziò quella canora che esplose con l'enorme successo della trasmissione del lunedì sera in diretta sulle frequenze dell'EIAER, l'Ente italiano per le audizioni radiofoniche. Al Duce non garbava quell'interprete che cavalcava l'onda swing che arrivava da oltre oceano, ma alla fine il Ministero della cultura popolare lo fece diventare, con il brano "Sposi" che imperversava ovunque, il cantore della famiglia patriarcale e della natalità. L'artista e le sue canzoni sono reinterpretate ora da una grande band diretta da Sandro Comini, mentre Franz Campi, autore e interprete di teatro-canzone da tempo specializzato in fortunate rievocazioni musicali del passato, canta e racconta questo importante frammento di storia italiana. Una allegra gita nelle melodie semplici e indimenticabili di canzoni come "Ma l'amore no", "Baciami piccina", Mattinata fiorentina" e la divertentissima "Quando canta Rabagliati". Un suggestivo e imperdibile viaggio nel tempo e nella musica in bianco e nero. Il tutto allietato dalle coreografie Boogie Woogie e Lindy Hop interpretate dai ballerini della Cotton Club School.

(V.Sørensen--DTZ)