Invelle, microstoria d'Italia bianco e nero piena di poesia
In sala animazione di Massi, voci di Servillo, Timi e Lo Cascio
"Nel pezzo di terra dove sono nato e cresciuto non c'è niente di importante da vedere e da ricordare, niente che possa essere considerato degno di finire sui libri. Una sorta di Invelle, un non luogo, da cui la Storia con la maiuscola ha preso e preteso tutto quello che voleva e poteva. In cambio abbiamo avuto le storie con la minuscola, quelle che o le tramandi a voce oppure si perdono". Così il regista-disegnatore-artista Simone Massi racconta Invelle, il suo film di animazione in bianco e nero che è appunto la microstoria di una certa Italia che si trasforma dal 1918 al 1978. Un'Italia agricola che attraversa due guerre, incontra poi il fascismo, scopre le ideologie e da rurale diventa lentamente industriale. Una storia piena di poesia realizzata attraverso disegni minimalisti, altrettanto poetici ed evocativi anche per le voci che li accompagnano tra cui quella di Ascanio Celestini (che interpreta la lettera alla madre dell'anarchico Sante Caserio), Toni Servillo (legge Mezzaluna di Federico Garcia Lorca), Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè e Filippo Timi. Invelle, dopo la Mostra del Cinema di Venezia (dove ha ricevuto il Premio Carlo Lizzani dagli esercenti italiani nel 2023), e la partecipazione ad Alice nella Città, arriva in sala dal 29 agosto distribuito da Lucky Red.
(V.Korablyov--DTZ)