Trittico Contemporaneo, grande danza all'Opera di Roma
Windgames e Playlist in prima italiana e prima assoluta di Women
Patrick de Bana, William Forsythe e Juliano Nunes sono i coreografi che firmano il Trittico Contemporaneo, dal 23 al 29 marzo al Teatro dell'Opera di Roma con le prime italiane di Windgames e Playlist Forsythe e la prima assoluta di Women. La formula è un appuntamento fisso voluto da Eleonora Abbagnato per ampliare e rinforzare il lavoro dei ballerini. Accanto ai classici, si trovano così titoli e creazioni di autori che entrano per la prima volta nel repertorio del Corpo di Ballo dell'Opera di Roma. La serata si apre con Windgames sulle musiche del Concerto per violino e orchestra di Čajkovskij. Al primo movimento del Concerto, coreografato nel 2013 con il Wiener Staatsballett, De Bana ha aggiunto il secondo nel 2017 allo Shangai Ballet e il terzo nel 2021 con il Tokyo City Ballet. Il balletto completo arriva per la prima volta in Italia e segna il debutto del coreografo tedesco al Costanzi. Ad interpretarlo le étoile Rebecca Bianchi e Alessio Rezza, i primi ballerini Federica Maine, Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti e il Corpo di Ballo. Al centro della serata la prima assoluta di Women. Nunes, giovane coreografo brasiliano al debutto a Roma, è stato invitato da Eleonora Abbagnato a creare un balletto dedicato alle donne in un momento di particolare attenzione, tanto alla violenza di cui sono vittime quanto ai traguardi raggiunti con le loro lotte. Nunes ha lavorato con 24 danzatrici su 24 minuti di musica. "Women è un pezzo astratto - spiega il coreografo -. Non ha una trama ma racconta molte storie. Le donne hanno la capacità di farlo in un modo così onesto attraverso il loro modo di muoversi, celestiali e allo stesso tempo piene di energia". Sulle quattro composizioni di Ezio Bosso si susseguono assoli, quartetti, ensemble e un duetto delLe étoile Alessandra Amato e Rebecca Bianchi. Il gran finale è con Playlist (Track 1, 2) del coreografo americano William Forsythe, che negli oltre 50 anni di carriera ha riorientato il balletto classico verso la dinamica del XXI secolo. Playlist è stata la sua prima creazione per un corpo di ballo inglese, l'English National Ballet (2018). Nata originariamente per 12 danzatori - la versione proposta a Roma - vi ha aggiunto nuovi brani portando sul palcoscenico 30 ballerini.
(M.Dorokhin--DTZ)