La mappa più dettagliata delle onde gravitazionali nell'universo
Fondo cosmico che nasce da coppie di buchi neri supermassicci
E' stata ottenuta la mappa più dettagliata delle onde gravitazionali di bassa frequenza che pervade l'universo e che potrebbe nascere da una sorta di danza a spirale di coppie di buchi neri supermassicci. Il risultato è pubblicato in tre articoli sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society e si deve alla collaborazione internazionale MeerKAT Pulsar Timing Array (Mpta) alla quale l'Italia partecipa con l'Istituto nazionale di Astrofisica, in particolare la sua sezione di Cagliari, e con l'Università di Milano-Bicocca. La scoperta segna "un momento cruciale" nella ricerca sulle onde gravitazionali, osserva Andrea Possenti dell'Inaf di Cagliari e membro della collaborazione Mpta fin dalla sua fondazione nel 2018. Apre infatti le porte, ha aggiunto, "all'astronomia delle onde gravitazionali di frequenza ultra bassa" e offre nuove prospettive per comprendere i buchi neri più massicci, il loro ruolo nella formazione dell'universo e l'architettura cosmica che hanno determinato. Per cinque anni il radiotelescopio MeerKAT, che si trova in Sudafrica, ha tenuto d'occhio decine e decine di pulsar, ossia stelle estremamente dense che ruotano velocemente su se stesse e che, con i loro impulsi radio regolari, hanno la funzione di orologi naturali che permettono di rilevare le minuscole variazioni causate dal passaggio delle onde gravitazionali. Per questo "Mpta costituisce il più potente rivelatore di onde gravitazionali di frequenza ultra bassa nell'intero emisfero australe", osserva Federico Abbate, dell'Inaf di Cagliari e tra gli autori di tutti e tre gli articoli.
(V.Sørensen--DTZ)