Deutsche Tageszeitung - Dall'Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti

Dall'Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti


Dall'Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti
Dall'Ue 780 milioni a 494 giovani ricercatori emergenti

Italia quinta con 41 progetti, 17 sono guidati da donne

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Il Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) ha assegnato 780 milioni di euro a 494 giovani ricercatori emergenti tramite gli 'starting grant', finanziamenti che aiutano i ricercatori all'inizio della loro carriera a lanciare i propri progetti e perseguire le idee più promettenti. L'Italia è quinta in classifica con 41 progetti finanziati, 17 dei quali guidati da donne, mentre sul gradino più alto del podio troviamo la Germania (98) seguita da Paesi Bassi (51) e Regno Unito (50). In base alle nazionalità più rappresentate, invece, gli italiani sono al secondo posto con 61 ricercatori, superati solo dai tedeschi (94). "La Commissione europea è orgogliosa di sostenere la curiosità e la passione dei nostri talenti all'inizio della loro carriera", dichiara Iliana Ivanova, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù. "I nuovi vincitori mirano ad approfondire la nostra comprensione del mondo: la loro creatività è vitale per trovare soluzioni ad alcune delle sfide sociali più urgenti. In questo bando - aggiunge Ivanova - sono felice di vedere una delle percentuali più alte di donne beneficiarie fino ad oggi, una tendenza che spero continui". Per questi Starting grant, che assegnano a ciascun ricercatore 1,5 milioni per 5 anni, la percentuale di donne vincitrici è infatti arrivata al 44%, in aumento rispetto agli anni precedenti. "Dare potere ai ricercatori all'inizio della loro carriera è al centro della missione del Erc", afferma Maria Leptin, presidente del Consiglio Europeo della Ricerca. "Sono particolarmente contenta di poter accogliere nuovamente i ricercatori britannici, che sono mancati negli ultimi anni: con 50 sovvenzioni assegnate a progetti nel Regno Unito - prosegue Leptin - questo afflusso è molto positivo per la comunità di ricerca nel suo complesso".

(V.Sørensen--DTZ)