Mbappé, io accusato di stupro? non sono preoccupato
Se da Stoccolma mi convocano in tribunale, ci andrò'
Kylian Mbappé non è "preoccupato" dalle rivelazioni della stampa svedese su un'indagine per stupro a Stoccolma che lo riguarda. Lo ha detto lui stesso in un'intervista al programma "Clique", trasmessa su Canal+. "Sono rimasto sorpreso. Sono sempre sorpreso - le parole di Mbappé -. Sono cose che succedono e basta, che non ti aspetti. Non ho ricevuto nulla, nessuna convocazione. Ho letto la stessa cosa di tutti gli altri. Il governo svedese non ha detto nulla. Non sono coinvolto". Finora Mbappè non aveva mai parlato della vicenda cominciata lo scorso 15 ottobre, quando la procura svedese aveva annunciato di aver avviato un'indagine per stupro, senza fare nomi. I media svedesi avevano riferito che l'indagato era Mbappé, che era stato in gita di piacere a Stoccolma assieme a persone del suo entourage. Alla domanda se fosse disponibile a rispondere a un'eventuale convocazione da parte della giustizia ordinaria svedese, la stella del Real Madrid, che ha detto di non avere "idea" di chi sia il denunciante, ha risposto: "Se i tribunali mi convocano, ci andrò, semplicemente". "Non è stata neppure una vera serata - ha aggiunto -. Avevo cinque giorni liberi e ho deciso di partire. Dovevo andare in un altro posto, ma l'allenatore mi disse di andare in un posto meno esposto. Prima di ripartire, è venuta fuori questa foto di me che uscivo dal ristorante". L'attaccante della Francia ha anche parlato della sua situazione con la nazionale, dopo aver saltato le ultime due partite. "La selezione francese è sempre stata il più alto livello del calcio - ha detto il campione del mondo del 2018 -. Il mio amore per la nazionale francese non è cambiato. Sì, mi manca, perché è passato molto tempo dall'ultima volta che sono stato lì. A settembre ho chiesto all'allenatore di non andare. Ero appena arrivato a Madrid, avevo fatto una vacanza brevissima. Il ct ha insistito perché venissi, ma non è andata molto bene. Poi, a ottobre, mi sono infortunato e il tecnico mi ha detto che era meglio non chiamarmi. Poi c'è stato novembre: è stata una decisione del ct, e io la rispetto, è lui il capo. Volevo andare, ma non so dire perché non sono stato convocato".
(T.W.Lukyanenko--DTZ)