Deutsche Tageszeitung - Wimbledon: Murray saluta sul Centrale tra applausi e lacrime

Wimbledon: Murray saluta sul Centrale tra applausi e lacrime


Wimbledon: Murray saluta sul Centrale tra applausi e lacrime
Wimbledon: Murray saluta sul Centrale tra applausi e lacrime

Lo scozzese celebrato dopo match di doppio perso con il fratello

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Un sospiro, le lacrime trattenute a stento e un saluto a braccia larghe, come ad abbracciare simbolicamente tutti quelli che lo hanno celebrato in una serata indimenticabile. Sir Andy Murray si è congedato così da Wimbledon, il giardino di casa sua che lo ha omaggiato per l'ultima volta. La "Last Dance" sul Centre Court per il due volte campione dei Championships, affiancato in doppio dal fratello Jamie. Il risultato non ha sorriso alla coppia scozzese, battuta in due set dagli australiani Rinky Hijikata e John Peers, ma questo poco conta. Era la serata di Andy, accolto già all'ingresso in campo da una lunga standing ovation del pubblico. Il primo momento in cui Murray ha tenuto a stento le lacrime. Poi la partita, durata un'ora e 30 minuti, quasi da "intermezzo" tra una celebrazione (quella iniziale) e l'altra (quella finale). Per l'occasione c'erano tutti: la famiglia (la moglie Kim, i figli, mamma Judy e papà William), le leggende di questo sport (da Djokovic a McEnroe, passando per Martina Navratilova) e anche l'eterna Sue Barker, la voce dei Championships andata in pensione nel 2022, ma tornata solo per Andy. E proprio a Sue Barker è toccata l'intervista finale. Un lungo viaggio nei ricordi, riassunto in un video emozionale sulle note di "Creep" dei Radiohead e le parole di Roger Federer, Serena Williams, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Il passato fatto di gioie e dolori, un presente duro da accettare per via degli infortuni che hanno costretto Murray al ritiro. "Gli ultimi anni sono stati duri" ha ammesso lo scozzese, faticando a trattenere le lacrime. Tanto il dolore, fisico e mentale. Poi la spiegazione del ritiro: "È dura. Mi piacerebbe continuare a giocare, ma fisicamente non posso. È troppo duro, tutti gli infortuni si sono sommati. Vorrei giocare per sempre, adoro lo sport. Mi ha dato così tanto, ho imparato un sacco di lezioni che porterò con me nel resto della mia vita. Non vorrei fermarmi, quindi è difficile". Lo stop, tuttavia, arriverà nelle prossime settimane, dopo i Giochi Olimpici di Parigi. Prima, però, c'è ancora un appuntamento ai Championships: il doppio misto in coppia con Emma Raducanu. Ancora un match sull'erba di casa sua.

(W.Novokshonov--DTZ)