Parata show, il Tour sfila fra i tesori di Firenze
Gruppo pedala per piazzale Michelangelo, migliaia di tifosi
Una spettacolare scalata al piazzale Michelangelo, partendo da piazza della Signoria e risalendo le rampe del Poggi da lungarno Cellini, per i 176 ciclisti che si sfideranno da sabato 29 giugno. Questa la cornice unica della presentazione delle squadre per la 111/a edizione del Tour de France, una parata con lo sfondo dei monumenti fiorentini più celebri visti dall'alto. Firenze si è mostrata col vestito delle grandi occasioni, naturalmente giallo come la maglia del leader. "Che spettacolo qui, mamma mia!", ha esclamato Mark Cavendish appena salito sul palco, alla vigilia del Tour in cui punta alla 35/a vittoria di tappa per battere il record, fin qui solo eguagliato, del 'cannibale' Eddy Merckx. Qualche migliaio di appassionati, italiani e stranieri, si è radunato al piazzale Michelangelo, panorama iconico fiorentino, i più allenati, risalendo dal viale con la propria bici, e i più con i bus navetta. Tanti si sono intrattenuti, dalla mattina, fra gli stand della Fan Zone in piazza Santa Croce, dove alle bici dei professionisti si affiancano i giochi per i più piccoli, e gadget per tutti. "Finalmente il Tour ha riparato a un errore, non essere mai partito dall'Italia", ha affermato il direttore della corsa, Christian Prudhomme, secondo cui la Grand Départ da Firenze "è il modo di rendere onore a grandi campioni che hanno reso grande il ciclismo e il Tour". Fra loro il più grande campione fiorentino, Gino Bartali, vincitore della Grande Boucle nel 1938 e nel 1948: lo ha ricordato sul palco la nipote Gioia. Ma Firenze è anche la terra di altri grandi campioni che si fecero onore Oltralpe, Gastone Nencini, vincitore del Tour nel 1960, e il 'Leone delle Fiandre' Fiorenzo Magni che indossò la maglia gialla. Per la neosindaca Sara Funaro è "un'occasione straordinaria per la nostra città", mentre il suo predecessore Dario Nardella, salito con lei sul palco tra applausi e qualche fischio, ha augurato a tutti "tre giorni straordinari", ricordando Bartali e un personaggio mitico del ciclismo fiorentino e italiano come l'ex Ct della nazionale azzurra Alfredo Martini, che "sognava il Tour da Firenze".
(L.Møller--DTZ)