Goggia, ho visto nero ma Gaza mi insegna che drammi sono altri
Azzurra 45 giorni dopo infortunio: io non sono sotto le bombe..
"I primi 20 giorni dopo l'operazione sono stati devastanti, sono stata malissimo fisicamente e mentalmente. Emotivamente ero disperata. E' stata una sofferenza". A 45 giorni dall'infortunio, Sofia Goggia fa il punto sulla sua convalescenza e sul recupero. "Ho voluto aspettare gli esami di controllo prima di fare questa conferenza stampa - dice collegata via zoom - Ho fatto gli esami la settimana scorsa, ed eccomi qui. In passato mi sono rotta delle ossa ma non avevo mai subito una frattura complicata come questa. Le premesse dell'intervento erano molto complicate, riuscire a costruirlo era difficile. L'intervento è riuscito perfettamente e questo è un ottimo punto di partenza. L'importante è andare con calma. La mia caviglia nonostante il taglio è molto bella e anche i dottori al controllo erano parecchio contenti". "I primi 20 giorni ho visto nero - ha aggiunto - ero emotivamente e profondamente disperata. Come ho reagito? So che ci sono drammi ben peggiori ma per un atleta non c'è nulla di più difficile che dover affrontare infortunio. Ho pensato che al mondo c'erano drammi più gravi del mio. Non sono sotto le bombe di Gaza, ho cercato di buttare lo sguardo oltre dove ci sono contesti di sofferenza ben più gravi che la rottura di una gamba dalla quale di guarisce".
(P.Vasilyevsky--DTZ)