Conference: Italiano, "traguardo fantastico, dedica a Barone"
Beltran, "Gonzalez mi ha chiesto se me la sentivo di battere"
"E' una gioia indescrivibile, volevamo arrivare di nuovo in finale e ci siamo riusciti contro una squadra forte. E' un traguardo fantastico, bravi ragazzi". Vincenzo Italiano è raggiante dopo l'1-1 ottenuto a Bruges che ha permesso alla Fiorentina, vittoriosa all'andata per 3-2, di accedere per il secondo anno di fila alla finale di Conference League, ad Atene il 29 maggio. "Abbiamo dimostrato grande carattere dentro una bolgia incredibile e siamo stati premiati - ha continuato il tecnico viola - Vedere giocare la mia squadra in questo modo è davvero qualcosa di impagabile". Un plauso particolare a Beltran che ha trasformato il rigore decisivo a cinque minuti dalla fine: "Ha avuto coraggio e personalità. Perché non ha tirato Gonzalez? Ho visto che il pallone lo aveva lui poi ha parlato con Lucas, fra argentini si capiscono e comunque è andata bene anche così, ammetto che avevo un po' di timore visto che durante la stagione ne abbiamo sbagliati diversi". L'obiettivo raggiunto merita una dedica speciale, a Joe Barone, il direttore generale della Fiorentina scomparso il 19 marzo: "Questa finale è per lui, oggi c'era anche la sua famiglia allo stadio" ha dichiarato Italiano che ora attende l'esito del confronto fra Olympiakos e Aston Villa in programma domani per conoscere l'avversaria di Atene: "Se passeranno i greci affronteremo, pur in campo neutro, una squadra 'di casa', mentre gli inglesi sono fra le squadre più forti della Premier. Adesso però pensiamo a festeggiare e soprattutto al campionato dove vogliamo raccogliere punti importanti". Protagonista del match Beltran che sul dischetto è stato freddo e preciso: "Nico mi ha chiesto se me la sentivo e gli ho risposto di sì, così ho tirato - ha raccontato l'ex River Plate - Meno si pensa e meglio è quando bisogna assumersi delle responsabilità. Ho cercato di isolarmi e di metterla dentro. E' andata bene". Capitan Biraghi ha ricordato Barone e Davide Astori: "Adesso questa finale ce la dobbiamo giocare per loro, per noi, per i nostri tifosi. L'anno scorso siamo rimasti scottati e quindi abbiamo tutti una gran voglia di portare a Firenze un trofeo. Il futuro di Italiano? E' un mese che non ci parla di questo e comunque - ha sorriso - lo stiamo facendo invecchiare ogni anno di dieci".
(L.Møller--DTZ)