'IA grande opportunità nella sanità, ma non sostituisce medico'
Sibioc (Medicina laboratorio), utilissima in supporto decisioni
L'Intelligenza Artificiale (IA) rappresenta una grande ed interessante sfida ed opportunità per i singoli professionisti e per l'intero sistema sanitario nazionale: se al momento "non è ancora in grado di superare quella del medico ma può essere utilissima nel supportare le sue decisioni". E' però necessaria una maggiore formazione per il personale medico-sanitario". E' quanto è emerso nella prima giornata del Congresso Nazionale della Sibioc (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica), che ha ricordato come nella Medicina di laboratorio l'IA sia già una realtà concreta da alcuni anni per alcune malattie molto diffuse nella popolazione generale, come l'ipercolesterolemia, il diabete o le infezioni da Covid-19. "Grazie a programmi informatici d'avanguardia - afferma il presidente della Società, Marcello Ciaccio - possiamo avere a disposizione milioni di dati che vengono analizzati in pochissimo tempo. Si possono, quindi, dare risposte più precise ai quesiti medici ma resta sempre assolutamente necessario il lavoro del professionista". L'intelligenza artificiale e i Big Data, ricorda una recente ricerca della Sibioc, "hanno sempre maggiore spazio di utilizzo nella medicina di laboratorio. Tuttavia, nel nostro Paese appena il 10% degli specialisti dichiara di avere competenze specifiche su queste nuove e complesse tecnologie. Risultano inoltre assenti software, piattaforme e Pc adeguati nell'80% delle strutture sanitarie e nel 16% dei casi si ricorre a fornitori esterni". Ciaccio ricorda che la medicina laboratorio permette davvero di realizzare una medicina di precisione e personalizzata. È un nuovo approccio che tende a guardare più alla persona colpita da una malattia che alla patologia in sé. Ciò è possibile grazie agli esami di laboratorio che forniscono un quadro più completo e preciso del singolo paziente. Per tutti questi motivi riteniamo che la medicina di laboratorio debba avere una maggiore visibilità. La medicina di laboratorio è stata definita la "Scienza nascosta che salva la vita". Siamo, infatti, specialisti che lavorano in strutture sanitarie spesso molto grandi e non siamo quasi mai fisicamente vicini al letto dei nostri pazienti. Raramente entriamo in contatto con parenti e caregiver. Tuttavia, i cittadini trovano molte risposte ai loro bisogni di salute nei molteplici laboratori medici attivi sull'intero territorio nazionale".
(M.Dorokhin--DTZ)