L'appello di Mattarella, Steinmeier e Van der Bellen per il voto
Chi mette in dubbio i principi democratici mette in dubbio l'Ue
"Nel 2024 si svolgono elezioni in Paesi che rappresentano più della metà della popolazione mondiale. Sarà un anno cruciale per la democrazia in Europa e in molte parti del mondo. In un futuro non troppo lontano, potremmo arrivare a considerarlo come un anno decisivo che avrà stabilito la rotta per i decenni a venire". È l'incipit dell'appello congiunto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i presidenti della Germania e dell'Austria, Frank Walter Steinmeier e Alexander Van der Bellen, pubblicato dal Corriere della Sera e rilanciato dal Quirinale con una nota, nel quale si chiede ai cittadini europei di andare a "votare". "Il nostro ordine democratico liberale è profondamente legato all'unificazione europea: ancorandoci a una comunità europea di valori e di norme giuridiche, abbiamo presentato al mondo una convivenza basata sull'ordine democratico e sulla pace - osservano i tre presidenti -. Non sorprende che coloro che mettono in dubbio i principi democratici di base mettano in dubbio anche il progetto europeo". Mattarella, Steinmeier e Van der Bellen scrivono che i loro tre Paesi "sanno che una volta raggiunta, la democrazia non è garantita. Sappiamo che la libertà e la democrazia vanno difese e consolidate, che la contrapposizione dei nazionalismi esasperati genera la guerra". E che "rappresentare tali società significa ascoltare molte voci e unire molte opinioni. È quindi essenziale difendere le istituzioni e i valori democratici, le garanzie della libertà, l'indipendenza dei media, il ruolo delle opposizioni politiche democratiche, la separazione dei poteri, il valore dei limiti all'esercizio del potere".
(V.Sørensen--DTZ)