Deutsche Tageszeitung - La Russa, contro il terrorismo fondamentali le leggi speciali

La Russa, contro il terrorismo fondamentali le leggi speciali


La Russa, contro il terrorismo fondamentali le leggi speciali
La Russa, contro il terrorismo fondamentali le leggi speciali

Coesione nazionale un'arma in più. Vittime custodi della storia

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"I rappresentanti delle Associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo sono i custodi di una storia di sofferenza, dolore e riscatto che è la nostra storia. La storia di un'Italia che non dimentica". A dirlo nell'Aula di Palazzo Madama è il presidente del Senato Ignazio La Russa nel suo intervento di apertura delle cerimonia per la Giornata delle vittime del terrorismo. "Dal 1969, anno della strage di Piazza Fontana, oltre 15mila sono stati gli atti di varia natura legati al terrorismo che hanno causato centinaia di morti e migliaia di feriti - aggiunge La Russa - una violenza feroce e così spregiudicata da creare nei cosiddetti 'anni di piombo' un diffuso sentimento di paura, sgomento e insicurezza. Ma oggi vogliamo ricordare come lo Stato sia riuscito a sconfiggere chi voleva colpire al cuore la Nazione e la democrazia". "Le leggi anche speciali, così come gli strumenti messi in campo a supporto delle Forze dell'ordine e della magistratura, sono state fondamentali e hanno rappresentato un modello al quale si sono ispirate anche altre Nazioni", osserva il presidente del Senato. "Ancora più importante - prosegue - è stato il coraggio di donne e uomini, come il Commissario Luigi Calabresi e il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che hanno fatto del senso del dovere, dell'amore per la Patria e dell'impegno per la legalità e la giustizia, un valoroso stile di vita. La coesione nazionale è stata la vera arma in più. E in questa prospettiva è necessario proseguire l'importante opera di desecretazione degli atti delle Commissioni d'inchiesta che hanno indagato su molte tragiche pagine del nostro passato per rimuovere ogni ombra, ogni dubbio, ogni interrogativo ancora aperto".

(O.Tatarinov--DTZ)