Di Segni, 25 aprile non è il giorno dei palestinesi
'Resti festa della Liberazione per la quale combattemmo"
"Non ci faremo dire da nessuno che noi siamo i nuovi fascisti. Abbiamo combattuto per la Liberazione con i nostri partigiani e con la Brigata ebraica, nonostante le persecuzioni e il tradimento nei nostri confronti con le leggi razziali. I concetti di Liberazione e libertà oggi non sono scontati. E chiediamo che non vengano nemmeno abusati o dissociati per portarli in altri contesti, contro gli ebrei e contro Israele. Non possiamo sentirci dire che questo è il giorno della liberazione dei palestinesi, su quello si può lavorare altri 364 giorni l'anno. Non il 25 aprile, non nelle piazze dove omaggeremo il ricordo dei caduti. Il 25 aprile resti il 25 aprile e non ci sia violenza o contestazione del valore e del contribuito ebraico per la liberazione dal nazifascismo". Lo dice all'ANSA la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche Italiane, Noemi Di segni.
(L.Barsayjeva--DTZ)