Starmer arringa congresso, promette a Gb luce in fondo al tunnel
Premier prova a rilanciarsi ma insiste: 'No alle false speranze'
C'è "luce in fondo a quel tunnel" in cui il Regno Unito è destinato a continuare a dibattersi per un futuro per ora indeterminato. E' la promessa di Keir Starmer, secondo le anticipazioni rilasciate ai media del suo discorso di chiusura della conferenza annuale del Labour in corso a Liverpool, primo congresso in cui un leader laburista si presenta in veste di premier da 15 anni, dopo la vittoria (trionfale a livello di seggi, molto meno a livello di voti, e resa possibile soprattutto dal tracollo dell'ultimo ciclo di potere dei rivali Tories) alle elezioni del 4 luglio. Un intervento mirato a cercare di recuperare il centro della scena da parte del primo ministro, incalzato da alcune settimane da una rapida inversione dei sondaggi: da un calo di consensi personali addirittura al 24 %; dalle polemiche sulle misure di rigore di bilancio (in primis l'annunciato taglio dei sussidi per il caro riscaldamento a 10 milioni di pensionati) ventilate in vista della finanziaria d'autunno per coprire il "buco nero" nei conti imputato all'eredità dei conservatori; e - last but not least - dalle accuse d'ipocrisia per il presunto scandalo sui regali per decine di migliaia di sterline incassati da ricchi donatori di partito da lui stesso, dalla first lady Victoria e da esponenti chiave del suo team dopo le tante frecciate scagliate in passato contro "il malcostume e il clientelismo Tory". Uno scenario di fronte al quale sir Keir insiste ad assicurare che "il cambiamento è iniziato" per ricostruire il Paese e recuperare la fiducia della gente "in un governo di servizio" attento "alla working class". Deciso a far intravvedere uno spiraglio di ottimismo almeno davanti all'assemblea congressuale, seppure senza rinnegare la sua cautela da leader moderato né la necessità di un rigore finanziario che pure nelle sue parole non significa "il ritorno all'austerità". "Non vi sono risposte facili", avverte del resto, tornando a polemizzare con "i populisti", ribadendo di non voler dare "false speranze" a breve. Mentre il voto sulla mozione presentata da sinistra da Unite, il più radicale fra i sindacati affiliati al movimento laburista, per imbarazzare il governo sui sussidi negati ai pensionati, viene rinviato da ieri a domani, giornata di adempimenti tecnici controllati dalla nomenklatura, quando molti dei delegati di base saranno già partiti: "un insulto", secondo Unite.
(B.Izyumov--DTZ)