Deutsche Tageszeitung - Nuova protesta contro Milei in Argentina, universitari in piazza

Nuova protesta contro Milei in Argentina, universitari in piazza


Nuova protesta contro Milei in Argentina, universitari in piazza
Nuova protesta contro Milei in Argentina, universitari in piazza

Criticati i tagli al settore. Prevista un'adesione massiccia

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Nuova protesta contro il governo in Argentina: stavolta a scendere in piazza saranno i rappresentanti delle università pubbliche, che protestano contro i tagli all'istruzione voluti dal presidente ultraliberista Javier Milei. Docenti, ricercatori e studenti universitari realizzeranno un corteo a Buenos Aires e nelle principali città del Paese con inizio previsto alle 15:30 locali (le 20:30 italiane). Oltre a contestare la riduzione del bilancio per il settore, che colpisce anche gli investimenti scientifici, tecnologici e educativi, i dimostranti chiederanno l'aumento degli stipendi del personale universitario, rimasti al di sotto dell'inflazione schizzata alle stelle, e la difesa dell'accesso illimitato a un'istruzione pubblica di qualità. Il portavoce presidenziale, Manuel Adorni, ha definito la mobilitazione come "motivata dalla politica", sostenendo che "il governo ha già aumentato le voci di spesa del 70% a marzo, a maggio ci sarà un altro 70% ed è stata predisposta una voce straordinaria per gli ospedali universitari". La protesta è stata indetta dal Fronte sindacale delle università nazionali (che riunisce diversi sindacati di docenti e non docenti) e dalla Federazione universitaria argentina, che rappresenta oltre due milioni di studenti nel Paese, nonché dal Consiglio nazionale interuniversitario, un'organizzazione non statale che riunisce le autorità di 57 università nazionali e 14 università provinciali. Diversi settori della società civile hanno espresso il loro sostegno, comprese le le tre confederazioni del lavoro, organizzazioni per i diritti umani e movimenti sociali. Considerata la diversità dei gruppi partecipanti, l'aspettativa è che la manifestazione si trasformi nella maggiore protesta finora realizzata contro Milei, a quattro mesi dal suo insediamento al governo.

(V.Varonivska--DTZ)