Made in Italy, italiani sono disposti a pagarlo il 18% in più
A Firenze un evento con l'associazione Marchi Storici
Gli italiani sono fieri del Made in Italy, e sono disposti a spendere il 18% in più per un prodotto identificato come tale. E' quanto emerge dalla ricerca di Tp Infinity presentata oggi a Firenze al roadshow 'Tradizione e Innovazione: L'eccellenza italiana si rinnova', realizzato da Made in Italy Community in collaborazione con l'associazione Marchi Storici d'Italia. "L'obiettivo del progetto della Community - ha affermato Roberto Santori, fondatore di Made in Italy Community e amministratore delegato di Challenge Network - è quello di dare voce e valorizzare al massimo l'eccellenza del Made in Italy: il nostro paese è ricco di storie straordinarie, di piccole e medie imprese soprattutto, che operano in tutto il territorio nazionale, che hanno bisogno di avere una voce più forte, che esca dai confini nazionali". Secondo la ricerca di Tp Infinity, quasi 7 intervistati su 10 ritengono importante che un prodotto sia Made in Italy, e l'80% ha acquistato almeno un prodotto Made in Italy nel corso dell'ultimo anno, verificandone l'autenticità. Gli italiani sono disposti a spendere di più per un prodotto Made in Italy. "Il 18% in più è una cifra importante, che incide in maniera significativa sul budget delle famiglie, quindi vuol dire che il valore percepito è sicuramente quantificato in maniera importante", ha spiegato Gabriele Albani, amministratore delegato di Tp Infinity, secondo cui "gli italiani ci tengono al concetto di Made in Italy, lo vedono come un tema importante per il paese, dal punto di vista dell'economia, e sono disposti a investire per sostenere le imprese Made in Italy". Nel corso dell'evento, Aldo Mario Cursano, presidente di Confcommercio Toscana, Massimo Guasconi, presidente di Unioncamere Toscana, Luca Tonini, presidente di Cna Toscana e Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana, hanno condiviso esperienze e riflessioni sulle strategie di crescita e di valorizzazione dei marchi storici. Poi, una tavola rotonda con Riccardo Balbo, presidente della Fondazione Francesco Morelli e direttore accademico del Gruppo Ied, Luca Benvenuti, amministratore delegato di Unoaerre, Alessia Antinori, vicepresidente dell'associazione Marchi Storici d'Italia, e Giovanni Inghirami, presidente di Inghirami company.
(V.Varonivska--DTZ)