A2a, avanti con la transizione, 55% di energia da rinnovabili
Il 73% degli investimenti è in linea con Tassonomia Ue
Nei primi 9 mesi dell'anno la generazione di energia da fonti rinnovabili di A2a, tra idroelettrico, eolico e fotovoltaico, ha raggiunto quota 4,9 TWh ed è stata pari al 55% della produzione totale del gruppo. Nell'asta di Terna sul mercato delle capacità (capacity market) A2a si è aggiudicata per il 2025 l'intero portafoglio offerto, per un totale di circa 4,6 GW e un contributo economico previsto superiore di oltre 60 milioni rispetto all Piano Strategico 2024-2035. A2a ha poi realizzato la prima partnership industriale in Italia per il recupero di calore dai Data Center con DBA Group e Retelit per servire con il teleriscaldamento 1.250 famiglie in più all'anno e risparmiare 1.300 tonnellate equivalenti di petrolio (Tep), evitando l'emissione di 3.300 tonnellate di Co2. A2a ha ampliato anche la rete del teleriscaldamento di Bergamo con il recupero del calore generato dal termovalorizzatore Rea Dalmine per riscaldare fino a 11mila appartamenti in più. Sottoscritto infine un accordo con Sea per realizzare un impianto fotovoltaico all'interno dell'aeroporto di Milano Linate da oltre 10 GWh annui. Nei 9 mesi sono scese del 33% le emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 2) di Co2 di A2a, mentre gli investimenti legati alla Tassonomia Europea sono stati pari al 73%. In crescita anche la finanza sostenibile del gruppo con una obbligazionaria perpetua subordinata ibrida in formato green, un prestito ponte da 600 milioni di euro, non ancora erogato, per finanziare l'acquisizione della rete elettrica di e-Distribuzione in Lombardia e un nuovo finanziamento bancario in formato green - use of proceeds a supporto degli investimenti in economia circolare.
(N.Loginovsky--DTZ)