EssilorLuxottica, festa nella casa degli occhiali Persol
Striano, 'a Lauriano porteremo avanti l'eccellenza'
Quasi tremila persone hanno partecipato al Family day nello stabilimento blu della EssilorLuxottica a Lauriano (Torino), la casa degli occhiali Persol. Un'area di quasi 4.500 metri quadrati che si conferma un polo strategico per il gruppo: con 3 milioni di montature all'anno prodotte e quasi 14 milioni di paia di lenti da sole. A Lauriano lavorano circa 1.200 persone e, oltre a Persol si producono marchi come Alain Mikli, Burberry, Dolce&Gabbana, Giorgio Armani, Oliver Peoples, Prada, Miu Miu, Ralph Lauren, Starck, Tiffany&Co, Versace. "Lo stabilimento di Lauriano rappresenta una storia di eccellenza che vogliamo portare avanti anche nel futuro. La forte tradizione di competenze e attenzione al dettaglio di questo sito viene arricchita con investimenti in innovazione e digitalizzazione per raggiungere obiettivi sempre più alti in termini di standard di prodotto ma anche per garantire il continuo miglioramento dal punto di vista della qualità del lavoro e del benessere delle persone, elementi imprescindibili per raggiungere l'eccellenza" ha sottolineato il chief operating officer Giorgio Striano che ha partecipato all'evento. Presenti anche Lorenzo Caimmi, direttore dello stabilimento di Lauriano, e a sorpresa il presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, Francesco Milleri. Persol - acronimo di "per il sole" - viene fondata nel 1917 sotto la guida di Giuseppe Ratti e i suoi occhiali tecnicamente all'avanguardia vengono indossati prima dai piloti dell'Aereonautica Militare poi dai motociclisti e dai tranvieri e infine dalle stelle del cinema,. La storia di Persol e quella di Lauriano si incrociano nel 1970 quando il plant (che in origine realizzava materassi) viene acquisito e trasformato in una fabbrica che produce occhiali. Nell'aprile del 1995 Luxottica (oggi EssilorLuxottica) acquisisce il marchio Persol e lo proietta verso il mondo, facendone uno dei suoi marchi più importanti in portafoglio.
(V.Sørensen--DTZ)