Case green, Pucci (Uppi) 'all'Italia mancano 320 miliardi'
'Né l'Europa né lo Stato italiano hanno stanziato risorse'
"La direttiva europea 'Case Green' prevede che entro pochi anni in Italia vengano riqualificati oltre 500 mila edifici pubblici e circa 5 milioni di edifici privati con le prestazioni più scadenti, il costo stimato per migliorarli di due classi energetiche è di circa 320 miliardi, ma ad oggi né l'Europa né lo Stato italiano hanno messo a disposizione risorse, incentivi o bond". Lo denuncia il presidente dell'Unione piccoli proprietari immobiliari Fabio Pucci a Genova alla convention nazionale per il 50/mo anniversario dell'Uppi paventando "il rischio che la direttiva 'Case Green' spacchi in due il mercato immobiliare, da una lato quello dei ricchi con case sempre più di valore, dall'altro quello dei poveri con case sempre più deprezzate". Secondo il presidente nazionale dell'Uppi è necessario convocare gli 'Stati generali della proprietà immobiliare in Italia' per indicare al Governo una rotta seguire. "Senza un intervento da parte dell'Europa e dell'Italia un milione e 200 mila condomini saranno a rischio speculazione in Italia, - paventa Pucci - ci sono residenti che non riescono a pagare nemmeno le spese di condominio, figuriamoci se saranno in grado di sostenere spese di 40-80mila euro per l'efficientamento energetico. I loro appartamenti si deprezzeranno diventando a rischio speculazione". "Ecco perché occorre pensare a modalità di intervento che possano garantire il raggiungimento degli obiettivi imposti dall'Europa. - sollecita il presidente nazionale dell'Uppi - Noi abbiamo un patrimonio immobiliare di circa 6 mila miliardi, lo stock edilizio nazionale è di 12,5 milioni di edifici residenziali che ospitano un totale di 32 milioni di abitazioni di cui il 78,4% circa è occupato da famiglie residenti. Numeri considerevoli e per i quali abbiamo il primato di essere il primo paese in Europa per numero di case ogni mille abitatati".
(P.Hansen--DTZ)